
Mummeta vi racconta i 10 vini migliori al mondo
Virginia Woolf scriveva: “Mi piace lo spirito del ritrovarsi, la convivialità senza fronzoli, la presenza dei fiocchi di neve, quella delle mura spesse, tenendo in mano un bicchiere di vino per un paio d’ ore di assoluta serenità.”
Questa immagine ci piace tantissimo perché è proprio questo che fa il vino, è questa la magia che riesce a creare tra le persone ma anche quando si sta da soli, con sè stessi. Il vino rende sereni. Ci accompagna in tutti i momenti della nostra vita: in quelli felici ma anche in quelli tristi, in una serata tra amici o di pomeriggio, davanti al camino, mentre leggiamo un libro.
Il vino
è il risultato della fermentazione del succo d’uva, che viene ricavato dalla spremitura dei grappoli, ricchi di zuccheri fermentabili, che poi verranno trasformati dai lieviti. Nel produrre un vino, di solito, si mescolano diversi tipi di uve in varie percentuali per ottenere le migliori caratteristiche organolettiche: aroma, profumi, gusti e colore. In alcuni casi si predilige un solo tipo uva. Parliamo quindi di vini prodotti in purezza. In Italia un esempio sono il Chianti o il Brunello di Montalcino. Invece le diverse tipologie di vini vengono classificate in rosso, bianco e rosato, a seconda della loro colorazione.
Cosa determina la colorazione?
Nei vini rossi è la macerazione della buccia a determinarne il colore. Nei bianchi la spremitura avviene senza buccia, dunque il colore sarà chiaro e il sapore più delicato. Il vino rosato, o rosè, è prodotto dalla macerazione dell’uva rossa con succo e buccia, in tempi ben definiti.
Se diciamo vino, in quale parte del mondo ve ne andate con la mente?
Sicuramente le classiche immagini sono associate ai vigneti italiani e francesi. Ma non è proprio così: anche il resto del mondo vanta ottime produzioni.
Ognuno ha il suo vino preferito e il proprio giudizio non dovrebbe essere contestato, allo stesso tempo esistono gare, concorsi, analisi che portano i maggiori intenditori al mondo a stilare delle classifiche annuali.
Secondo il concorso enologico più importante, l’International Wine Challenge, i 10 vini più apprezzati nel 2021 provengono da otto Paesi differenti sui 50 iscritti. Sono stati giudicati da una giuria di esperti mondiali nel settore che hanno sottoposto tutti i vini partecipanti a numerose fasi di degustazioni intensive.
Ma veniamo alla classifica.
Quali sono i 10 vini migliori al mondo?
La Francia è comunque il paese più premiato con tre vini.
Il Clos de la Roche Grand Cru Cuvée Cyrot Chaudron Hospices de Beaune 2019, della Maison Albert Bichot. È un vino rosso prodotto nella regione della Borgogna, da Albert Bichot.
La Maison Albert Bichot fa doppietta.
Ai francesi e ad Albert Bichot va ancora un altro premio. Questa volta per il Corton Charlemagne Grand Cru 2019 del Domaine du Pavillon, situato sul fianco della collina di Corton. Di infinita delicatezza, con note di burro e di miele, aromi di mela cotta, agrumi, ananas, fiori di tiglio, ginepro, cannella e pietra focaia. Assaporate questo Grand Cru con formaggi erborinati: degustatelo con il nostro Blu di Bufala (metti link).
È francese anche lo Champagne Brut Vintage 2008, dell’azienda Piper-Heidsieck, a Reimes, capitale della regione dello champagne. Ha le caratteristiche di un brut ma con maggiore freschezza e minore dolcezza.
Ora ce ne andiamo nell’ Egeo meridionale, precisamente tra le vigne dell’azienda Domaine Sigalas, sull’ isola di Santorini, con un vino bianco biologico del 2020: il Santorini Barrel. È prodotto da uve Assyrtiko, vinificato e affinato per sei mesi in botti di rovere francese. Ha un profumo di agrumi che si mescola con miele e vaniglia.
Finalmente giungiamo in Italia
con il Vin Santo di Carmignano della Riserva di Capezzana, dalle vigne di Trebbiano e San Colombano, in Toscana. Annata 2013. Una vera e propria chicca, realizzata solamente con poche bottiglie. È un vino passito consistente, con frutta secca candita, albicocca e scorza d’ arancia.
Per la Spagna si classifica un Lustau Palo Cortado V.O.R.S. 30 Years, di Emilio Lustau, invecchiato 30 anni e prodotto in Andalusia, precisamente a Jerez DO. È uno sherry fruttato, perfetto per chi non predilige lo zucchero nel vino, rendendolo più fresco. È caratterizzato da una tessitura croccante.
Arriviamo dall’ altra parte del mondo
fino in Australia con lo Shiraz (Wolf Blass Grey Label Mc Laren Vale Shiraz 2019)
Proviene dal vitigno più popolare d’Australia, apprezzato in tutto il mondo. È corposo con un’alta gradazione alcolica, sciroppato, al gusto di bacche e prugna. È robusto e piccante con un finale leggermente dolce. Non è raro assaggiare note di Eucalipto quando si gusta questo vino.
Ritorniamo in Europa, in Austria con il Sauvignon Blanc Kitzeck-Sausal Südsteiermark 2019 della cantina Schneeberger. La giuria gli ha assegnato 95 punti, definendolo “leggero, dal sapore fresco di fieno, erbe aromatiche, mela cotogna e ciambella con sentore di frutti tropicali. Equilibrato con grande struttura e acidità. Finale fruttato.”
Il Riesling Großes Gewächs Erbacher Siegelsberg, tedesco, ottiene 96 punti. Ben strutturato, è un vino corposo, fruttato, leggermente speziato, con un finale salato.
Avete mai sentito parlare dei vini della Nuova Zelanda?
Il Valli Gibbston Pinot Noir Vineyard 2019, dell’azienda Valli Vineyards si è classificato tra i 10 migliori vini al mondo. È un vino biologico e vegano. Dal gusto equilibrato, gli aromi sono di trucioli di matita, erbe selvatiche, ortaggi a radice e ciliegie Bing.
Noi ve li abbiamo descritti. Quale preferite? Vi consigliamo di degustarli tutti, partendo dal Vin Santo di Carmignano. A voi la scelta!
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