La cantina di Mummeta
Come si può pensare all’ Italia senza associare alla sua immagine quella dei suoi vini?
Immense distese, vigne geometricamente perfette ed allineate. A settembre lasciarsi inebriare dai suoi profumi, travolgere dai suoi colori, incantare dalle storie e tradizioni è inevitabile. Parliamo di vini italiani.
Come si fa il vino?
Vorreste vivere questa esperienza indimenticabile, passeggiare per le vigne, fare aperitivi romantici? Allora dopo aver acquistato la vostra bottiglia preferita, passate alla categoria Experience.
Mummeta vanta una selezione di vini pregiati: vino pecorino, vino rosso siciliano DOCG, vino bianco piemontese, campano e toscano, vini provenienti da aziende e vigneti di tutto lo stivale. Tra i tanti vi citiamo il Mounbé, un Barbera rosso piemontese della Cascina degli Ulivi. Oppure dalla Cantina Buondonno, in Toscana, una Malvasia Lemme Lemme.
Non manca nemmeno vino vegano.
Sui nostri scaffali virtuali troverete vini biologici e biotecnologici prodotti da un gruppo di artisti, artigiani e agricoltori di tutta Italia: TripleA.
Avete mai provato il sakè italiano?
A farci degustare un ottimo vino di riso nero italiano è l’ azienda GliAironi. Il vino di riso meglio conosciuto come Sakè è molto diffuso in Asia, grazie a Gli Aironi nasce una produzione Made in Italy.
Il vino rosso ci riporta all’ autunno, alle passeggiate in campagna, alla natura. Tutto questo non vi fa venir voglia di sagre?
Per esempio quella del vino cotto . Prodotto tipico delle Marche e dell’ Abruzzo, la sagra si tiene a Loro Piceno, in provincia di Macerata, dove viene tramandata questa tecnica di vinificazione secondo tradizione.
Ma come si prepara il vino cotto?
“Vicotto” in dialetto marchigiano, è un vino dolce e forte, molto pregiato. Si ottiene dalla pigiatura e pressatura delle uve, il mosto viene messo in caldaie di rame e fatto bollire lentamente per circa 10-12 ore. Il mosto viene travasato dapprima in botti di legno di castagno o rovere. La fermentazione è completata in botti di quercia antiche. Viene lasciato invecchiare per un periodo non inferiore a cinque anni.
Prima veniva consumato come un normale vino da tavola, ora è più spesso indicato come vino da dessert. Ottima anche con le pesche in pezzi. Inoltre è utilizzato nella preparazione, appunto, dei biscotti al vino cotto. Noi li amiamo!